Gioie da guardare e assaggiare, ecco le nostre specialità
perfezione
Le praline
Si comincia con un cioccolato davvero buono. Come lo riconosci? Perché sai da dove viene (la Costa d’Avorio) e sai che arriva qui attraverso una filiera equosolidale che garantisce qualità del prodotto, dignità delle persone, difesa dell’ambiente. Perché sotto i denti scrocchia e lascia esplodere gli aromi di cacao, ma anche di nocciola e crosta di pane.
Si continua con una lavorazione in cui si mescolano tecnica e creatività. Quello che serve per racchiudere in delicati gusci di cioccolato fondente, al latte o bianco morbide ganache al lampone o bergamotto, pistacchio o amaretto, viola e ancora cocco, caffè, arancia. O tante altre ancora, che l’ispirazione suggerisce a Elvis.
bontà
Gli amaretti
Albume, zucchero a velo, mandorle dolci e amare. L’aiuto di un foglio di carta su cui formarli, cuocerli e persino servirli. Da quasi cinquant’anni la ricetta non cambia, ma si perfeziona, per sfornare questi biscotti dolci ma con un delizioso retrogusto di mandorla amara, leggeri e friabili. Stanno bene con il caffè, con una tavola elegante, con gli amici.
golosità
Delizie da vassoio
La pasticceria fresca è una quotidiana festa di piccoli capolavori, in cui ritrovare la tradizione piemontese dei mignon. Un arcobaleno di bignoline, glassate e non, dai mille deliziosi gusti, funghetti, cannolini, tartellette di frutta, soffici e scenografici chantilly alla panna. L’ideale per fare festa con le persone care e soddisfare la golosità di ognuno.
Non sfigura certo la pasticceria secca, che esprime nel profumo e nella fragranza la bravura nella lavorazione e l’eccellenza delle materie prime. Anche qui i classici non deludono: paste di meliga e torcetti, baci di dama e brut&bun, amaretti e meringhette fanno ottima compagnia a colazione e merenda, o aggiungono un tocco di classe al momento del caffè.
morbidezza
I grandi lievitati delle ricorrenze
Un profumo che sa di festa e di tempi lenti. Quelli che servono per sfornare panettoni, pandori e colombe artigianali; i tempi del lievito madre e della cura paziente degli impasti. I gesti della tradizione che la bravura e la creatività del vero pasticcere sanno combinare con deliziose combinazioni di sapori. Il pandoro nella sua schietta semplicità fatta di burro e dolcezza. Panettone e colomba, oltre ai classici canditi, si arricchiscono di varianti con gocce di cioccolato, o farcitura al pistacchio, o ancora la sinfonia delle quattro stagioni: 4 spicchi, ciascuno con ognuno un gusto diverso (amarena, albicocca, mandarino, gocce di cioccolato), il tutto ricoperto di morbido cioccolato fondente.
freschezza
Gelateria
Cremose delizie per i mesi caldi, fatte con il minimo indispensabile. Latte, panna, zucchero sono la base delle ricette classiche, a cui si aggiunge la golosità genuina della pasta di nocciola o pistacchio, o del miglior cioccolato, o di altre bontà da far venire l’acquolina in bocca. Se invece la protagonista è la frutta oltre a tanta, tanta (davvero tanta) polpa fresca e gustosa usiamo acqua, zucchero e un goccio di latte. Pochi sapori, ma ben definiti: non ti serve guardarli o leggere l’etichetta, al primo assaggio saprai di certo cosa stai gustando.
tradizione
Pan Belmonte
Specialità non è un modo di dire se parliamo del Pan Belmonte. Lo trovi solo qui perché è dove è stato inventato alla fine degli anni ‘30: il nome è un omaggio al territorio canavese, che si ammira dal suo più famoso santuario. Come la terra che celebra il Pan Belmonte è di una semplicità che non deve ingannare, ma che sorprende con la soffice bontà di pochi ingredienti scelti: uova, zucchero, farina e burro. Un delizioso e leggerissimo lingotto, che ricorda un po’ la torta margherita e che si gusta volentieri ad ogni ora. Inzuppato la mattina, arricchito di creme per chiudere un pasto di festa in modo sontuoso, o per accompagnare il the del pomeriggio.
